Tiziano Testori e Giovanni Zucchelli a Expodental Meeting: appuntamento con l’eccellenza dentale

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Tiziano Testori e Giovanni Zucchelli a Expodental Meeting: appuntamento con l’eccellenza dentale

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L. Grivet Brancot

L. Grivet Brancot

mar. 31 maggio 2016

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La proposta culturale offerta da EXPO Dental Meeting (Fiera di Rimini, 19/21 Maggio) è stata di livello tale da soddisfare qualsiasi esigenza in ambito professionale. L’imbarazzo era nello scegliere a quali eventi partecipare e come resistere alle lusinghe delle proposte culturali. In ambito squisitamente commerciale gli stand certamente più frequentati erano quelli di tecnologie digitali.

Tra gli eventi clou le relazioni di sabato mattina svolte da Tiziano Testori e Giovanni Zucchelli in una Sala Neri gremita di colleghi pre-iscritti all’incontro in una carrellata durata circa due ore e mezzo. Attraverso una serie di riabilitazioni risolte mediante l’inserimento di impianti, Testori ne ha evidenziato i passaggi cruciali ponendo l’accento su luci e ombre del carico immediato, enfatizzando attraverso altri casi la tecnica del Total Face Approach (TFA,) che da molti anni porta avanti di concerto con Giovanna Perotti e Aldo Bruno Giannì.

Ossia la considerazione dei parametri in grado di riarmonizzare il volto attraverso il riequilibrio del complesso stomatognatico, mediante il controllo e la correzione dei parametri coinvolti. Metodo che in molti casi induce un’armonizzazione tale da dover riaggiornare la fotografia sui documenti d’identità. A conforto della tecnica è stato presentato un caso con un follow-up a 16 anni.

L’oratore ha inoltre mostrato le immagini della riabilitazione di una mandibola gravemente atrofica nella quale sono stati inseriti degli impianti che, attraverso la funzione, hanno stimolato l’osteogenesi producendo un incremento della dimensione ossea. Ha inoltre fornito alcune indicazioni circa i tempi necessari all’inoculazione dell’anestetico per agevolare vari interventi a carico delle zone interessate e la necessità della fibrotomia pre-estrattiva oltre ad accorgimenti da adottare nella preparazione del paziente prima di sottoporlo all’implantologia, in grado di ridurre in modo significativo le infezioni.

Zucchelli ha a sua volta presentato un caso di riposizionamento coronale con innesto libero connettivale eseguito passo a passo, trasmettendo il senso di semplicità esecutiva, traendo in inganno coloro i quali possono scambiare l’esercizio chirurgico reiterato da lui mostrato con la semplicità esecutiva. Non è così. Zucchelli ha nel tempo ottenuto una “meccanicità nella manualità” che può trarre in inganno chi si approccia alla parodontologia, materia che necessita di raffinatezza esecutiva del gesto chirurgico, frutto di ripetitività certosina.

Con un caso di recessione importante esteso quasi fino all’apice radicolare, ha poi evidenziato come sia possibile conservare un dente il quale nella maggior parte degli studi, troverebbe nelle pinze la sua fine ingloriosa. L’impiego del 3D ha conferito alle immagini un senso di realtà tale da sentirsi all’interno della cavità orale e illudersi di essere l’operatore.

Zucchelli ha poi introdotto un argomento molto attuale, legato alla necessità di mimetizzare i colletti implantari esposti. Attraverso la riduzione della dimensione orizzontale del moncone e un innesto di un lembo muco gengivale mediante il riposizionamento coronale, ha esposto la tecnica in grado di riconferire il mimetismo originale. Piccoli sortilegi a fronte di una grande pratica in grado di restituire estetica e sicurezza ad una persona e riconoscimento a colui che sa eseguirla. L’oratore ha fornito alla platea chiarimenti e peculiarità enfatizzando una serie di accorgimenti da adottare nei vari interventi.

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