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In Asia i disturbi respiratori del sonno non vengono spesso diagnosticati

Nella ricerca effettuata a Singapore, la diffusione dei disturbi respiratori del sonno non solo variava tra partecipanti a seconda della loro origine (cinesi, malesi e indiani) ma in larga parte non era nemmeno stata diagnosticata. (Foto: Jordan Tan/Shutterstock)
Dental Tribune International

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gio. 12 maggio 2016

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SINGAPORE. Per stabilire l’entità dei disturbi respiratori del sonno tra le diverse etnie asiatiche di Singapore, un nuovo studio ha messo in evidenza che circa un terzo dei partecipanti soffriva di tale patologia, accertando anche che in oltre il 90% tale condizione non era mai stata diagnosticata o curata.

L’incidenza dei disturbi respiratori del sonno è stata valutata su un campione di 242 partecipanti, tra i 21 e i 79 anni, dotati ognuno di un dispositivo digitale Embletta PDS (ResMed). Alla base. per valutare la diffusione della patologia, sono stati presi in considerazione disturbi respiratori nel sonno da moderati a gravi, definiti secondo l’indice di apnea-ipopnea (AHI) con un punteggio ≥ di 15 episodi all’ora.

I risultati hanno mostrato che nel 30,5% e nel 18,1% dei partecipanti erano presenti rispettivamente disturbi respiratori da moderati a gravi e sindrome da apnea notturna: a coloro i quali è stato riscontrato un punteggio AHI ≥ 15,91% tale condizione tuttavia non era mai stata diagnosticata.

Le analisi hanno messo inoltre in evidenza che il disturbo, variabile da moderato a grave, si presentava in modo diverso nei diversi gruppi etnici. Tra i partecipanti è stato infatti riscontrato un 32,1% nei cinesi, un 33,8% nei malesi e un 16,5% negli Indiani.

Sulla base di tali risultati, i ricercatori hanno sottolineato la necessità di nuove strategie per ottimizzare la diagnosi tenendo conto delle differenze etniche nella diffusione del disturbo. Se non trattata in modo adeguato, la privazione cronica di sonno correlata alla sindrome dei disturbi respiratori (OSAS) e all’apnea notturna, può portare a gravi problemi di salute, inclusi diabete, pressione alta, patologie cardiovascolari, infarti e incrementi di peso.
Intitolato “Prevalence of sleep-disordered breathing in a multiethnic Asian population in Singapore: A community-based study” la ricerca è apparsa dapprima online e poi pubblicata il 29 febbraio sul Respirology Journal.

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