I leader del dentale britannico: prudenza dopo il voto sulla Brexit

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La maggioranza dei votanti britannici ha deciso di uscire dall’Unione Europea. (Foto: Nito/Shutterstock)
Dental Tribune International

By Dental Tribune International

Thu. 30. June 2016

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Londra, Regno Unito: il mondo del dentale britannico ha reagito in modo cauto al risultato del referendum che ha sancito l’uscita dall’Unione Europea. In un commento al voto, l’Associazione Dentale Britannica (BDA) ha dichiarato che offrirà supporto e consiglio ai propri membri sulle implicazioni del processo di ritiro una volta che saranno decisi i termini.

«In questo stadio preliminare non sappiamo prevedere con certezza le implicazioni dell’uscita, ma di certo significherà grandi cambiamenti sia per le normative che per la forza lavoro del settore», ha commentato il presidente Mick Armstrong. La BDA non ha preso posizione riguardo al referendum, non ci sono dati ufficiali sul numero di dentisti che hanno votato per il remain o il leave, ma un sondaggio condotto da Dental Tribune lo scorso marzo indicava che un’esile maggioranza era per restare nell’UE.

L’odontoiatria britannica è toccata direttamente dalle normative europee in molte aree, compreso il movimento della forza lavoro. Solo lo scorso anno, più di 7.000 dentisti provenienti da stati membri europei hanno richiesto di essere registrati presso il General Dental Council (GDC). Il loro status futuro resta incerto, come incerto è quello dei dentisti britannici che lavorano in un altro stato europeo.

Altre aree che potranno subire le conseguenze del voto sono quelle della sanità e della sicurezza, come anche le importazioni di attrezzature e materiali. In una dichiarazione sul proprio sito web, il General Dental Council ha affermato che: «Il primo ministro ha chiarito che il processo formale di distacco dall’UE non sarà immediato e avverrà sotto un nuovo leader, ogni futuro sviluppo verrà tempestivamente comunicato».

«È decisamente troppo presto per prevedere i possibili impatti sul settore nel lungo periodo» ha detto a Dental Tribune un rappresentante di Henry Schein, il fornitore di prodotti e servizi dentali più grande del Regno Unito e del mondo. «I nostri sforzi rimangono concentrati sul cliente a prescindere dagli eventi geopolitici».

Il risultato del referendum ha suscitato incertezza economica non solo in Europa ma anche sui mercati mondiali, il primo risultato diretto è stato il crollo della sterlina che ha raggiunto il livello più basso mai registrato in 31 anni. Anche i valori azionari sono precipitati, compresi quelli delle maggiori industrie del settore come Henry Schein e Dentsply Sirona.

A seguito del risultato, il primo ministro David Cameron ha annunciato che rassegnerà le dimissioni dall’incarico a settembre. Le negoziazioni con Bruxelles cominceranno una volta che il nuovo governo sarà nominato. In seguito, secondo l’articolo 50 del trattato di Lisbona, il Regno Unito avrà due anni di tempo per negoziare una nuova intesa con Bruxelles.

Nota editoriale: in quanto compagnia globale con profonde radici europee, Dental Tribune ha sempre supportato l’idea di un’Europa unita. Nonostante l’incertezza che deriva dalla decisione inglese, il mercato britannico resterà una parte vitale del nostro portfolio globale. In ogni modo, continueremo a scrivere del processo di distacco e forniremo ai professionisti del settore consigli e informazioni utili per far fronte ai cambiamenti futuri.

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